Premio Chiara con booktrailer

Domani sarò a Varese, al Premio Chiara (ore 18, Villa Recalcati ) per partecipare ad un evento sui booktrailer dove saranno proiettati Taccuino di una sbronza e Niente baci alla francese. E chissà che non ci sia tempo anche per vedere il BECKStage del Taccuino.
Ieri intanto La Provincia di Varese ha presentato l’evento inserendo anche una mia intervista.
Ecco il pezzo.

lettura e cinema/nuove tendenze
Il libro scopre la telecamera
E si racconta in un «corto»

Sabato al «Festival del Racconto» di Varese la nuova frontiera del trailer

Un libro che diventa un corto cinematografico, un piccolo film. Il book trailer «è un breve video multimediale costruito sul modello dei trailer cinematografici, il cui scopo è quello di evocare, attraverso immagini, musica e parole, i temi e le atmosfere di un romanzo, accendendo l’interesse dello spettatore e lasciandogli la curiosità di saperne di più. Suggestivo e accattivante come un film o un videoclip, dotato della stessa forza e immediatezza comunicativa, un book trailer è in grado di descrivere in pochi secondi i contenuti di un libro più efficacemente di mille recensioni» spiega Jacopo De Michelis, editor di Marsilio Editori, la prima casa editrice italiana a credere in questo nuovo veicolo di diffusione e comunicazione.

Un’opera d’arte
E che, per promuovere «Baciami Giuda» di Will Christopher Baer, ha sostenuto la produzione di un corto cinematografico all’avanguardia, con un montaggio a metà strada tra i film «Seven» e «Fight Club». «Sì, perché da semplice pubblicità, il book trailer può diventare una piccola opera d’arte». Di contro, non manca chi pensa che la letteratura, prestando il fianco al cinema in cambio di qualche lettore in più, sigilli la sua definitiva sconfitta rispetto al digitale. Per ora, un segnale positivo arriva dal tradizionalissimo «Festival Del Racconto» di Varese che ha scelto di dedicare un incontro al book trailer, «un esperimento tra web e film». L’appuntamento è per sabato, alle 18, a Villa Recalcati. Condurranno la serata gli editor Annarita Briganti e Jacopo De Michelis. Ospiti saranno gli scrittori Paolo Bianchi, Giorgio Fontana e Paolo Roversi; il giornalista Mauro Gervasini e il produttore Domenico Moretti.

CANNIBALISMO
Il book trailer è un ?prodotto cannibale innovativo?. Per la prima volta nella storia dell’entertainment, infatti, non è il cinema a saccheggiare la letteratura, ma è il libro a servirsi di immagini per raccontarsi. Il book trailer, frutto di contaminazione mediatica, piace più agli scrittori, «che agli editori che non sempre vogliono investire nella produzione di questi videoclip promozionali» dice Annarita Briganti. E così la produzione rimane appannaggio dei videomaker emergenti che possono produrre film ?a basso budget?. Qualche esempio. Paolo Bianchi ha raccontato il suo libro – La cura dei sogni, edito da Salani – in un videolibro in cui i punti di vista si incrociano e i personaggi abbozzano le proprie caratteristiche psicologiche. Giorgio Fontana, per parlare di «Novalis» edito da Marsilio Editori, ha voluto rendere atmosfere misteriose, tese fra le immagini di cronaca e la vita privata. Paolo Roversi, concluse le riprese di «Taccuino di una sbronza» (Kowalski 2008 ), racconta: «La realizzazione del trailer è stata molto stimolante soprattutto per la complicità che abbiamo instaurato con il mondo del cinema. Penso che i book trailers siano la nuova frontiera della promozione libraria: siamo nell’epoca delle immagini, dei suoni, e uno spot televisivo non può che giovare al libro stesso perché vi avvicina un pubblico nuovo». E i costi? «Contenuti. La cosa bella è che nessuno della troupe ha voluto che pagassimo la birra (che era parecchia) bevuta per esigenze di copione».

VOLUMI IN RETE
Per il momento il mezzo di divulgazione del book trailer è la rete. Lo strumento più economico che consente a chiunque di scaricare questi filmati che durano mediamente 2 minuti (tutti i videoclip di cui si è fatto cenno in questo articolo sono su You Tube). «Nel futuro i book trailers potrebbero essere proiettati in piattaforme multimediali all’interno delle librerie, cosa che favorirebbe anche l’avvicinamento di un pubblico poco orientato al libro. L’obiettivo è far capire che nei romanzi si possono trovare le stesse emozioni che esistono nei film». E ancora: «Quella della fusione tra i linguaggi è una strada promettente, che può aiutare la letteratura a proporsi con un’immagine più vitale e accattivante» spiega Annarita Briganti. Al nuovo pubblico ibrido, quello di editori-produttori cinematografici e di lettori-spettatori, l’ardua sentenza.
Adriana Morlacchi
09/10/2008

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Pubblicato da Paolo Roversi

Scrittore, giornalista, sceneggiatore e organizzatore di festival crime. Grande appassionato di tecnologia. Tutto in ordine sparso. Bio completa qui