Quattro consigli utili per non cadere nella trappola dell’editoria a pagamento

La trappola dell’editoria a pagamento è sempre in agguato ma non sempre ci si pensa. Antefatto: ieri ho scritto di come un editor spesso adotti dei trucchi per smaltire la montagna di manoscritti che si accumulano sulla sua scrivania.
Mi rendo conto, però, di essere andato troppo avanti. Oggi, infatti, ho ricevuto un messaggio da un lettore che mi faceva presente di come fosse impresa titanica già solo arrivarci su quella scrivania

Ho letto il suo articolo. L’ho trovato molto ottimista. Di solito se si manda il manoscritto a qualche casa editrice, questa risponde con un preventivo per farlo pubblicare. Distribuzione zero. Sono più copisterie, che case editrici. Mi chiedevo quali case editrici si prendano la briga di leggere almeno una pagina di un manoscritto di uno sconosciuto. Le case editrici “serie” non ricevono un bel niente da sconosciuti.

Eccoci dunque proiettati nel mondo dell’editoria a pagamento che bisogna rifuggire e condannare a tutti i costi. Gli editor di cui parlavo nel pezzo sono quelli delle case editrici vere, quelle cioè che investono e rischiano di tasca loro su un testo e non pretendono nulla dall’autore (se non che scriva al meglio delle sue possibilità!).
La domanda implicita quindi è: come si fa ad evitare di cadere fra le grinfie di una casa editrice a pagamento?
Una risposta univoca non c’è però ecco quattro utili consigli :

  1. Frequentare le librerie e controllare se tengono i libri dell’editore a cui volete spedire il manoscritto. Se spedite il vostro testo a pioggia dimostrate che non siete dei frequentatori di librerie (male!).
    Gli editori a pagamento non li trovate sugli scaffali. (A volte nemmeno quelli piccoli o medi di qualità ma questo è un altro problema…)
  2.  Individuare l’editore che fa per voi: come? Se avete letto un libro (che avete comprato liberamente da qualche parte) che vi è piaciuto, allora l’editore che l’ha pubblicato potrebbe essere un editore serio adatto anche per voi. E di qualità visto che ne apprezzate il lavoro.
  3. Meglio orientarsi su editori medio\piccoli perché sono più propensi a leggere dei colossi. Ne esistono parecchi e vanno ricercarti in base al tipo di romanzo che avete scritto. Ad esempio: se avete un romanzo di fantascienza è inutile inviarlo a un editore specializzato in romanzi rosa…
  4. Qui trovate una lista aggiornata di tutte le case editrici a pagamento italiane. Consultatela prima di spedire il manoscritto!

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Pubblicato da Paolo Roversi

Scrittore, giornalista, sceneggiatore e organizzatore di festival crime. Grande appassionato di tecnologia. Tutto in ordine sparso. Bio completa qui