Carmilla recensisce il Taccuino

“In principio fu il coma etilico. Anzi no. In principio fu l’inquadrata, prefissata, tragica, disperata vita di Carlo Boschi. Poi arrivò il coma etilico. E niente fu più lo stesso.”

Comincia così la bella recensione che il portale Carmilla ha pubblicato ieri sul mio Taccuino di una sbronza.  Che si conclude con “Libro importante, per ricordare il peso delle scelte e l’importanza dei colpi di testa. Libro scritto davvero da dio. Che non guasta mai.”

L’integrale della recensione firmata da Simone Sarasso la potete leggere qui.

Doppia recensione su Thriller Magazine

Due recensioni due, dello stesso romanzo una in fila all’altra su Thriller Magazine (e il libro non è un thriller!).

Non so se capiti spesso. Al mio Taccuino è successo ed entrambe sono molto positive. La prima, in particolare, definisce il mio come “Un libro che incanta, coinvolge, travolge“.

Be’ che altro aggiungere? Se volete potete leggere le due recensioni qui.

Mentelocale sul Taccuino

Una bella recensione, di quelle scritte con attenzione di chi si sforza di andare oltre a quello scritto sulla quarta di copertina, è apparsa oggi sul portale Mentelocale. La giornalista si spinge anche più in là e vede una certa sovrapposizione fra l’autore del libro e uno dei protagonisti. Non il novello Bukowski però.

“La cornice metaletteraria non cede all’autocompiacimento, anzi, mantiene la vena ironica e nichilista che definisce tutto il racconto. «La crociata di Carlo, contro la cannibalizzazione bukowskiana (quando, dopo la morte del Vecchio, iniziano a comparire come funghi biografie, ristampe e uscite di inediti dalla dubbia provenienza, n.d.r) di cui anch’io coi miei libri ormai facevo parte, continuava da diversi mesi». E chissà quanto continuerà ancora.”

L’intera recensione è disponibile qui.