Dinamo Radeschi

Raccontare com’è andata una presentazione è sempre strano. Non si dice mai male per non offendere chi l’organizza e nemmeno troppo bene perché comunque si sa che ne capiterà sempre una più bella…
Io mi sbilancio e dico che quella di sabato scorso a Bergamo organizzata dagli amici della Dinamo Tassino (con cui c’è già un altro progetto in ballo) è stata una delle più belle presentazioni che io abbia mai fatto e di esperienza, vi assicuro, ne ho parecchia. Organizzata bene, piena di gente, con molte persone fra il pubblico che avevano già letto il romanzo. Insomma, la presentazione come dovrebbe essere.
Quanto al clima che si respirava, aiutato anche dalle tante birre che mi sono bevuto durante l’evento, date un’occhiata alle foto qui sotto e ve ne farete una vaga idea.

Don Chisciotte in vespa gialla

Oggi il quotidiano Il Foglio di Giuliano Ferrara ha recensito in maniera davvero lusinghiera il mio romanzo Niente baci alla francese definendo il vecchio Radeschi : “Un Don Chisciotte in sella al Vespone giallo. Mica facile fra i garbugli del postmoderno metropolitano“. 😉

E questa è solo una delle belle frasi spese per incensare il mio protagonista. Unico neo, in coda all’articolo, è saltata una riga ma la sostanza non cambia.

Cominciamo bene

Ho parecchie cose da raccontare. Il weekend appena trascorso è stato ricco di appuntamenti interessanti come il workshop da Mursia e la bellissima presentazione di Bergamo. Tornerò con un post ad hoc su ognuno di questi eventi perché lo meritano. Ora però vorrei aprire la settimana segnalandovi la nuova grafica di MilanoNera che da blognoir si trasforma in web magazine. Una scommessa che, fino ad ora, sembra piacere…

Mangialibri recensisce NBF e non solo

C’è in giro un serial killer di sindaci o è in atto un complesso complotto politico a livello europeo? Il cronista di nera Radeschi – come sempre – si trova invischiato nelle indagini. Ma stavolta è un’indagine che scotta davvero, e il giornalista rischia di rimanere bruciato…
Terzo capitolo della saga ‘gialla’ dedicata a Enrico Radeschi e Loris Sebastiani. Stavolta come ambientazione della vicenda a Milano si affianca una Parigi in ebollizione, quella delle banlieue e dei centri sociali. E parallela alla pista che si snoda nell’ambiente antagonista europeo ce n’è un’altra che corre su internet, sulla versione hardcore del famoso YouTube per essere precisi, e addirittura una terza che scava nella famiglia del sindaco ‘eretico’ di una Milano che l’autore riempie di riferimenti all’attualità politica e sociale. Tanta roba, ma nessun pericolo di indigestione, perché il cuoco non ha esagerato con i condimenti e con le spezie, e si è tenuto sul light spinto, per fortuna. Forse solo Paolo Roversi infatti – tra tutti i ‘giovin scrittori’ che affollano la scena letteraria italiana – è così capace di mantenere la leggerezza mentre parla di orrendi delitti o torridi rapporti sessuali (un handjob a la punkabbestia, un amplesso gay in sauna e un ammanettamento al letto finito male vi bastano?): merito del suo approccio disincantato e della sua prosa frizzante, senza orpelli e soprattutto senza ombre. Rinunciare in partenza ai chiaroscuri esistenziali magari gli fa correre il pericolo di togliere profondità e charme ai personaggi, ma garantisce ‘good vibrations’ al lettore, che si adatta ben presto e ben volentieri al ritmo pop della scrittura di Roversi, scandito anche da una vera e propria playlist che accompagna come una ‘colonna sonora consigliata’ la narrazione.

Tratto dalla recensioni scritta da David Frati su Mangialibri dove compare anche una mia intervista di cui vi propongo una battuta qui di seguito.
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La Palermo del futuro, l’Iran, le corse clandestine in motocicletta e un nuovo workshop

Con un po’ di ritardo torno a parlare del workshop che si è tenuto a Palermo il 19 e 20 gennaio scorsi. Come al solito il clima è stato rilassato e divertente. Anche questa volta sono venute fuori storie talvolta interessanti o incredibili come quella del palermitano che si sveglia dopo duecento anni in una città che non riconosce più, la storia di alcune corse clandestine in motocicletta, Continua a leggere “La Palermo del futuro, l’Iran, le corse clandestine in motocicletta e un nuovo workshop”