Aforismi di Charles Bukowski (parte seconda)

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Pubblico qui di seguito una nuova raccolta di aforismi del vecchio Buk.
La prima parte la trovate qui.

Era un buon momento. Quello che non riuscivo a tollerare era il pensiero che un giorno tutto sarebbe finito in niente, gli amori, le poesie, i gladioli. Ci saremmo ritrovati imbottiti di terra come panini.

La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno, mi sembra la soluzione più sensata.

Hai una faccia interessante – disse Diana. – Cosa fai? Niente. Proprio il tipo d’uomo che preferisco.

Spero che la macchina parta. Spero che il lavandino non sia ingorgato. Sono contento di non essermi scopato una studentessa. Sono contento di avere problemi ad andare a letto con le donne che non conosco. Sono contento di essere un idiota. Sono contento di non sapere niente. Sono contento di non essere ancora morto. Quando mi guardo le mani e vedo che sono ancora attaccate ai polsi mi dico che sono un uomo fortunato.

– Qual’è l’impulso che la spinge a scrivere una poesia? – Qual’è l’impulso che la fa andare al cesso?

– Qual’è il consiglio che darebbe ai giovani scrittori? – Gli consiglierei di bere, scopare e fumare un mucchio di sigarette – E a quelli più anziani? – Se sono ancora al mondo, non hanno bisogno di consigli.

Come m’ immagino Dio? Capelli bianchi, barba lunga e niente uccello.

Forse riusciamo a farcela. Cerca di avere l’aria di un bancario, di un dottore… E che aria hanno? Stupida e soddisfatta.

Ero alla bancarotta, il governo era alla bancarotta, il mondo era alla bancarotta. Ma chi cazzo li aveva, i fottuti soldi?

Quel bar non lo aveva mai visto così pieno. Sulla via per l’inferno c’è sempre un sacco di gente, ma è comunque una via che si percorre in solitudine.

Anche un pochino di vita ti è cara, quando sei alla fine della vita.

Come mai la cravatta? La lampo dei calzoni è difettosa. Le mutande, troppo strette. L’estremità della cravatta mi copre il pelo sopra l’uccello.

Le due più grandi invenzioni dell’uomo sono il letto e la bomba atomica: il primo ti tiene lontano dalle noie, la seconda le elimina.

Accavallò le gambe e si tirò su la gonna. Si può andare in paradiso anche prima di morire.

Che differenza c’è tra poesia e prosa? La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po’.

La gente è il più grande spettacolo del mondo.E non si paga il biglietto.

L’amore non esiste!è un miraggio, è una favola, come il natale!

Ognuno di noi ha i suoi inferni, si sa. Ma io ero in testa, di tre lunghezze sugli inseguitori.

Non volevo scolarmi quel ch’era avanzato del whiskey e, seduto in cucina, nudi bruco, mi domandavo: come va che la gente si fida di me? Chi sono io? La gente è un branco di matti, di ingenui. Questo mi dava un vantaggio. Eccome. Da dieci anni campavo senza un mestiere

Certo, il guaio di ogni aforisma, di ogni affermazione, è che può facilmente diventare una mezza verità, una fregnaccia, una bugia o un appassito luogo comune.

Signori, arriva il momento, nella vita di un uomo, in cui questi deve decidere fra resistere o scappare. Io scelgo di resistere.

Ogni uomo è un poeta.

Io continuo a ripetermi che non tutte le donne sono puttane, lo sono solo le mie.

Vuoi sentirti sicuro? La sicurezza si può avere in galera. Tre metri quadrati tutti per te senza affitto da pagare, senza conti della luce e del telefono, senza tasse, senza alimenti. Senza multe. Senza fermi per guida in stato di ubriachezza. Cure mediche gratuite. La compagnia di persone con gli stessi interessi. Chiesa. Inculate. Funerali gratuiti.

Fay aveva una macchia di sangue all’angolo sinistro della bocca e io presi un panno bagnato e gliela lavai via. Le donne erano destinate a soffrire; non c’era da meravigliarsi che volessero sempre grandi dichiarazioni d’amore. (segnalata da Claudio)

Dovremmo trovarci un posto di lavoro, per provargli che sei autosufficiente. Baby, non essere ingenua; qualsiasi stronzo è capace di trovarsi un lavoro; invece ci vuole cervello per cavarsela senza lavorare. qui la chiamano l’arte di arrangiarsi. E io voglio diventare maestro in quest’arte.

Ospedali e galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi dottore.

Senti un po’, tu sai scrivere perché vivi come un barbone? Sono un barbone . Cosa dovrei fare secondo te? Dovrei mettermi a scrivere sulla sofferenza delle classi elevate?

Il matrimonio, Dio, i figli, i parenti e il lavoro. Non ti rendi conto che qualsiasi idiota può vivere così e che la maggior parte lo fa?

I soldi sono una cosa seria. Qualcuno è convinto persino che parlino.

Passai accanto a duecento persone e non riuscii a vedere un solo essere umano.

seppelitemi vicino all’ ippodromo così che possa setire l’ebrezza delle volata finale.

I lettori prendono da uno scrittore, o da un libro, quel che gli serve e trascurano il resto. Ma quel che gli serve è quel che in realtà non gli serve mentre trascurano quel che gli servirebbe maggiormente.

Quando arrivai a New Orleans mi assicurai di non alloggiare in un casino, anche se tutta la città ci assomigliava.

«attento alla terza rotaia. è oro. non toccarla altrimenti bruci.» uscii. sentivo che mi osservavano. ogni volta che arrivavo ad una terza rotaia sollevavo le gambe e pregavo. avevano un’aria morbida e tranquilla al chiarore lunare.

l’incertezza della conoscenza non era diversa dalla sicurezza dell’ignoranza.

Le feci tener su le scarpe coi tacchi alti. Sono un freak. Il corpo al naturale non lo reggo, ho bisogno di farmi ingannare. Gli psichiatri hanno un termine specifico per questo, ed io ho un termine specifico per gli psichiatri.

E così per alcuni scrittori, incluso quell’impertinente glorioso di Bukowski, il sesso è ovviamente tragicomico. Non ne scrivo come di uno strumento ossessivo. Ne scrivo come di una risata su un palcoscenico su cui dovete finire per piangere anche voi, come di un intermezzo, tra un atto e l’altro.

Tutti quei viaggi, tutte quelle quelle pagine di Kerouac, per morire solo, solo sotto una gelida luna messicana, solo, capite? non riuscite a vedere quei cactus magri e miserabili? il Messico non è brutto solo per via della repressione, è brutto e stop. non riuscite a vedere gli animali del deserto che stanno a guardare? le rane, cornute e semplici, i serpenti simili a fessure di mente umana che strisciano, si fermano, attendono, ottusi sotto un’ottusa luna messicana. rettili, guizzi di cose a guardare questo tizio sulla polvere in maglietta bianca. Neal, lui, aveva trovato il suo movimento, non faceva male a nessuno. il duro ragazzo del riformatorio steso lungo i binari di una ferrovia americana. (Ndr. Neal=Neal Cassidy)

Un uomo o è un artista, o una mezzasega, e non deve rispondere a nient’altro, direi, se non alla propria energia creativa.

Scrivere poesie non è difficile; è difficile viverle.

Quello che mi trattiene dal violentare ragazzine di undici anni è il buon senso sociale – oltre alla possibilità di essere arrestato.

Lo stile è uno strumento utile per dire quello che hai da dire, ma quando non hai più niente da dire lo stile è un cazzo moscio di fronte alla mirabilissima fica dell’universo.

Che schifo, eh, fratello, che la nostra merda sembri meglio di quel che sembriamo noi.

Pensate a tutti i milioni di persone che vivono insieme anche se non gli piace, odiano il lavoro ma hanno paura di perderlo, non c’è da meravigliarsi se hanno la faccia che hanno.

Scarpe da lavoro. E io dentro di loro con le luci spente.

Se vivi in un armadio con i topi e mangi pane vecchio ti vogliono bene. In quel caso sei un genio.

l’amore è un cane che viene dall’inferno

Secoli di poesia e siamo sempre al punto di partenza.

La verità sta’ nelle sfumature

Seduto nella tua stanza in canottiera in una calda notte estiva, sigaretta penzoloni, è indubbiamente una follia, lo è sempre stata, questa ricerca senza fine della verità definitiva che ci sfugge.

Agli scrittori piace soltanto la puzza dei propri stronzi.

Il miglior lettore e il miglior essere umano sono quelli che mi fanno la grazia della loro assenza.

Per me scrivere è tirare fuori la morte dal taschino, scagliarla contro il muro e riprenderla al volo.

Gente che va su e giù per le scale mobili, negli ascensori, che guida automobili, le porte dei garage che si aprono schiacciando un pulsante. Poi vanno in palestra per smaltire il grasso.

Nella prossima vita voglio essere un gatto. Dormire venti ore al giorno e aspettare che ti diano da mangiare. Starsene seduti a leccarsi il culo. Gli umani sono dei poveretti, rabbiosi e fissati.

la cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte.

A volte mi sento come fossimo tutti prigionieri di un film. Sappiamo le battute, sappiamo dove metterci, come recitare, manca solo la macchina da presa. Però non possiamo uscire dal film. Ed è un brutto film.

Nella società c’è sempre chi difende i subnormali perché non si rende conto che i subnormali sono subnormali. E la ragione per cui non se ne rendono conto è che sono subnormali anche loro. Viviamo in una società subnormale e questo è il motivo per cui tutti si comportano come si comportano e si fanno fra loro le cose che si fanno. Ma questi sono fatti loro e a me non interessa, a parte il fatto che ci devo vivere insieme.

Pensate a tutte le persone che in vita loro non hanno mai sentito musica decente. Non c’è da meravigliarsi che le loro facce cadano a pezzi, non c’è da meravigliarsi che uccidano senza pensarci due volte, non c’è da meravigliarsi che non abbiano cuore.

I suoi prodotti letterari non sempre mi piacevano, d’altra parte anche i miei non sempre mi piacevano.

I soldi sono come il sesso sembrano molto più importanti quando non ce n’è

Quando si è stati poveri per molto tempo si ha un certo rispetto verso i soldi. Non si ha la minima voglia di ritrovarsi in bolletta. Questo vale per i santi e per gli sciocchi. Uno dei miei successi nella vita è che, nonostante tutte le follie che ho combinato, sono perfettamente normale: sono io che ho scelto di fare quelle cose, non sono loro che hanno scelto me.

Gioventù, brutta stronza, dove sei finita?

Parlare di morte è come parlare di denaro – noi non sappiamo né il prezzo né il valore.

Ti aspetti di trovare poesia in una rivista di poesia? Le cose non sono così semplici.

I grandi uomini sono i più soli.

Umanità, mi stai sul cazzo da sempre. Ecco il mio motto.

– Chi sono i tuoi scrittori preferiti? – Cèline, perchè aveva coraggio, si è tolto fuori le budella e ci ha riso sopra. Un uomo molto coraggioso. – Perchè è importante il coraggio? – E’ una questione di stile, l’unica cosa che ci è rimasta.

– ho bisogno di qualcosa da bere. – tutti ne hanno bisogno solo che non lo sanno.

Quando morirò voglio essere sepolto vicino all’ ippodromo. Per sentire il brivido della volata.

ecco il problema di chi beve, pensai, versandomi da bere. se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.

Ero dotato, sono dotato. A volte mi guardo le mani e mi rendo conto che sarei potuto diventare un grande pianista o qualcosa del genere. Ma che cos’ hanno fatto, le mie mani? Mi hanno grattato le palle, hanno scritto assegni, hanno allacciato le scarpe, hanno tirato la catena del water ecc. Ho sprecato le mani. E la testa.

Spesso le parti migliori della vita erano quando non facevi assolutamente niente, stavi solo a rimuginare, a riflettere. Voglio dire, mettiamola così: voi immaginate che niente abbia senso, ma non può essere che tutto sia così, perchè vi rendete conto che non ha senso e questa vostra consapevolezza gli dà quasi un senso. Avete capito quello che intendo? Un pessimismo ottimistico.

mi sono sempre piaciute le gambe. E’ stata la prima cosa che ho visto quando sono nato. Ma allora stavo cercando di uscire. Da quel momento in poi ho sempre tentato di andare nell’altra direzione, ma con fortuna piuttosto scarsa.

Salii in macchina, mi staccai dal marciapiede e mi immisi nel traffico. Erano quasi le dieci di sera. C’era la luna e la mia vita stava andando lentamente in nessun posto.

Quel che Maxie non vuol capire è che la Causa e la Merda sono due cose differenti.Fatemi pure morire di fame, ma non bloccatemi la merda e/o il sistema di eliminazione della merda.

corrono come se avessero il fuoco sotto il sedere in cerca di qualcosa che non si trova. si tratta fondamentalmente della paura di affrontare se stessi, si tratta fondamentalmente della paura di essere soli. invece a me fa paura la folla…

Mi seccherebbe essere arrestato per droga solo perchè ho un po’ d’erba addosso, sarebbe come essere arrestato per violenza carnale perchè sto annusando delle mutandine stese al sole ad asciugare.

Mi destai alla siccità e le felci erano morte le piante in vaso gialle come il grano; la mia donna era sparita e i cadaveri disanguati delle bottiglie vuote mi cingevano con la loro inutilità

La morte non conta un cazzo quando ti serve un posto per dormire

Cristo, pensò, la gente ha intestini, bocche, polmoni, orecchie, ombelichi, organi sessuali, e… capelli, pori, lingue, a volte denti, e tutte le altre parti… unghie, ciglia, dita dei piedi, ginocchia, pance… C’era qualcosa di estenuante in tutto questo. Perchè nessuno se ne lamentava?

Mi arrivò il suo profumo e immaginai cascate e foreste e mobili soffici come nubi, immaginai di buttare gli avanzi di selvaggina a dei bellissimi cani, e di non puntare più la sveglia.

Per me scopare è come farmi la barba, so che ogni tanto mi tocca, ma preferisco lasciar perdere.

Quando sono ubriaco la mia ispirazione è al massimo,questo significa essere un gran figlio di puttana.

La merda puzza, ma la mia merda puzza meglio

Ritorno ancora ad una piccola stanza. era in quelle stanze alla mezza luce delle 4 di mattina che un uomo ridotto sullo scaffale del nulla era abbastanza giovane da rimanere giovane sempre

Se mai dovessi parlare di amore e di stelle …uccidetemi.

Lunghe passeggiate notturne, ecco cosa rasserena l’anima: sbirciare nelle finestre, vedere stanche donne di casa che cercano di tenere a bada i mariti imbestiati dalla birra.

Ecco il problema di chi beve, pensai versandomi da bere. Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa

Presi la bottiglia ed andai in camera mia. Mi spogliai tenni le mutande ed andai a letto: era un gran casino. La gente si aggrappava ciecamente a tutto quello che trovava: comunismo, macrobiotica, zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo, orge, ciclismo, erbe aromatiche, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana, India, pittura, scultura, composizione, direzione d’orchestra, campeggio, yoga, copula, gioco d’azzardo, alcool, ozio, gelato allo yoghurt, Beethoven, Bach, Budda, Cristo, meditazione trascendentale, succo di carota, suicidio, vestiti fatti a mano, viaggi aerei, New York City, e poi tutte queste cose sfumavano e non restava niente. La gente doveva trovare qualcosa da fare mentre aspettava di morire. era bello avere una scelta: Io l’avevo fatta da un pezzo la mia scelta. Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi liscia. I russi sapevano il fatti loro

Sono il tipo che vive di solitudine: senza solitudine sono come un altro uomo senza cibo o senza acqua. OGNI giorno passato senza solitudine mi indebolisce

Gran parte degli aforismi sono tratti dal Millelire che ho scritto per Stampa Alternativa a cui ho voluto dare il titolo di un racconto di Buk : Seppellitemi vicino all’ippodromo così che possa sentire l’ebbrezza della volata finale.
Attualmente una copia del Millelire, vagabonda, viaggia un po’ in tutta Italia

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Pubblicato da Paolo Roversi

Scrittore, giornalista, sceneggiatore e organizzatore di festival crime. Grande appassionato di tecnologia. Tutto in ordine sparso. Bio completa qui