ADNKRONOS segnala Taccuino di una sbronza

PAOLO ROVERSI FIRMA ‘TACCUINO DI UNA SBRONZA’

Roma, 20 set. – (Adnkronos/Adnkronos Cultura) – La data del matrimonio e’ fissata per il 12 marzo del 1994. Tutto e’ pronto e manca ancora poco. Carlo Boschi, un milanese di trent’anni impiegato in banca, ha fissato ogni dettaglio della cerimonia. Dieci giorni prima delle nozze Romeo, il suo miglior amico, lo invita a Dublino per l’addio al celibato: gli offre un soggiorno da trascorrere bevendo alcol nei pub. E’ cosi’ che inizia il romanzo di Paolo Roversi ”Taccuino di una sbronza”, pubblicato dalla Kowalski.

La vita di Carlo cambia in modo radicale. Dopo un’ubriacatura devastante, infatti, finisce in coma etilico. Quando si risveglia non e’ piu’ quello di prima. Il suo desiderio di sposarsi con Sara sembra essere svanito. Di piu’: Carlo e’ convinto di essere la reincarnazione di Charles Bukowski, il suo scrittore preferito. Dimentica la sua vita precedente, abbandona il suo lavoro e rinuncia a sposarsi. Inizia a condurre una nuova esistenza seguendo proprio il modello e l’esempio di Bukowski. Sopravvive grazie a piccoli espedienti quotidiani e conosce molte donne nei bar con cui costruisce dei rapporti fugaci.

Continua a bere e, ogni notte, si ubriaca. Lavora come postino, scrive racconti e poesie improbabili, fa a pugni nei vicoli delle citta’. La sua parabola si sviluppa nel corso di quattordici anni di storia italiana e mondiale che fanno da sfondo alle sue avventure. ”L’idea di un romanzo in cui un italiano finisce per diventare Charles Bukowski – scrive nella postfazione Enrico Franceschini – affonda in un certo senso le radici nella realta’, perche’ in tanti, a un certo punto della vita, abbiamo immaginato di essere Buk o per lo meno di vivere come Buk, ispirati da Buk”.

Europolar

Questa intervista mi rende molto felice perché Europolar è un po’ la bibbia web di tutti i giallisti europei. Ogni contenuto viene tradotto in diverse lingue quindi, se non vi va di leggerla in italiano, potete cimentarvi col tedesco o il francese 😉

La prima domanda è d’obbligo: come nasce il Paolo Roversi scrittore- e scrittore di Noir-?

Se l’uomo è ciò che mangia, lo scrittore è ciò che legge. Sul mio comodino c’erano Izzo, Vasquez-Montalban, Carlotto, Ellroy… Così quando ho cominciato a scrivere, mi è venuto naturale raccontare il lato oscuro…

Il resto dell’intervista la trovate qui.

Il Taccuino allo Zara Cafè

Domani torno nella Bassa, a Suzzara (MN) dove nell’ambito della sagra del Crocefisso (salsicce alla brace, polenta e tortelli…) presenterò il mio ultimo romanzo Taccuino di una sbronza alle ore 18 allo Zara Cafè di piazza Garibaldi. Sarà una presentazione all’aperto (tempo permettendo) dove su maxi schermo verrà proietatto il booktrailer del romanzo e il backstage dello stesso. Alla fine aperitivo per tutti offerto dal Comune.