In una recensione apparsa ieri su Sherlock Magazine, a firma Fabio Lotti, si invita alla lettura terapeutica del mio romanzo. Ecco un estratto:
Stile fresco e accattivante, vespa che fa un po’ chic giovanile, il suo Enrico Radeschi disincantato e cinico amico della polizia, sessualmente attivo più che il giusto, giro turistico per Parigi con gratuita manipolazione di Beppe (pisello). Lesbiche, omosessuali, amanti urlatrici, giovani dei centri sociali. C’è tutto. Compresa la solita citazione di Watson. Un bel furbetto davvero (detto in tono simpatico) questo Paolo Roversi.
E allora leggerlo o non leggerlo? Ma sì, leggetelo. Soprattutto dopo avere messo sullo stomaco uno di quei tremendi Mallopponi che vanno tanto di moda. Vi fa da digestivo.
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