I luoghi della Milano in nero: oggi Rina Fort, il primo di una serie di 4 articoli sul Corriere della Sera

RinafortDi ritorno dalle vacanze sono stato accolto da una bella sorpresa sul Corriere della Sera. A cominciare da oggi, infatti, il quotidiano milanese ha iniziato a pubblicare una serie di miei articoli dal titolo I luoghi della Milano in nero (qui sotto il logo).luoghidellamilanouinnero
Si tratta di quattro pezzi in cui, durante il mese di agosto, ripercorrerò alcuni casi celebri della nera milanese molti già raccontanti, anzi romanzati, in Milano Criminale.
Oggi si parte con l’unico non raccontato esplicitamente nel romanzo: quello di Rina Fort, la belva di San Gregorio.

Il pezzo (che compare come strillo nella prima pagina dell’inserto Milano e a cui è dedicata quasi per intero la pagina cinque)  è corredato da foto di ieri e di oggi relative al luogo del crimine e alla vicenda.

Qui il link dove potete leggere il pezzo integrale.
Buona lettura!

 

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RoversiGIRLSEsce domani in tutti gli store online in formato ebook un mio racconto inedito con protagonista Radeschi.
L’ebook fa parte del progetto digitale Youcrime promosso da Rizzoli\Corriere della Sera di cui trovate tutte le informazioni qui.

La trama

Lambrate, quartiere storico di Milano, è la terra di confine che ha dato i natali al bandito Vallanzasca e dove ancora oggi, se non sei del quartiere, è meglio guardarsi le spalle. Dove finisce la metropoli è facile nascondersi, rapinare, uccidere. Lo sa bene il giornalista-hacker Enrico Radeschi che una mattina di novembre arriva in zona, in sella al Giallone, la sua inconfondibile Vespa gialla classe 1974, per indagare sulla morte di una sessantenne brutalmente assassinata con ventisette coltellate. Chi può essersi accanito così su di lei? Quali segreti nascondeva questa signora dal passato controverso?

Dall’isola al noir #Lampedusa #irafunesta

Oggi il papa visita Lampedusa, un’isola a me molto cara. Un piccolo gioiello che è entrato anche nel mio romanzo L’ira funesta (Rizzoli, 2013)
E
ccone uno stralcio.

Tirava vento di Scirocco quella sera sull’isola. Il sole si era immerso nel mare cauto come un palombaro e Giulia fissava le onde che s’infrangevano sugli scogli.
Meno di mezz’ora prima aveva visto caricare mille migranti su un traghetto civile con disegnate sulle fiancate le sagome dei personaggi dei cartoni animati. Trovava grottesca l’associazione della tragedia con la leggerezza dei cartoni. Offensiva quasi. La nave era salpata e lei era rimasta lì, sul solitario molo di cemento di Cala Pisana a osservarla finché era stata inghiottita dalle tenebre.
Li portavano in Puglia, Sicilia e Calabria nei campi attrezzati. Venivano dall’Africa, fuggendo da una delle tante guerre di quel continente, rischiando la vita su carrette del mare troppo vecchie per valere qualcosa, spesso con mogli e figli piccoli al seguito. Donne incinte, anche. Li raccoglievano con le motovedette in alto mare, li facevano sbarcare innalzando teloni bianchi perché non li fotografassero, li caricavano sui bus con i vetri oscurati, li portavano in un centro col filo spinato dove venivano sorvegliati a vista e, alla fine, li caricavano su quei traghetti per un nuovo viaggio dell’incertezza.

Estate in giallo… con Radeschi

estateingialloL’attesa è finita, domani torna Radeschi anche se solo con un racconto lungo. Per il romanzo ci sarà da aspettare ancora un po’. Non temete però a luglio ci sarà un’altra gustosa sorpresa per placare la vostra astinenza da Giallone
Come dicevo, dunque, domani torna Enrico Radeschi in sella alla sua Vespa e in una Milano ferragostana e afosissima si troverà alle prese con “Il killer di piazzale Dateo” che è anche il titolo del racconto.
Dove lo trovate? Nell’antologia Estate in giallo, pubblicata dall’editore Newton Compton.

A farmi compagnia altri sei autori fra cui Marcello Simoni, Massimo Lugli, Giulio Leoni e Diana Lama.
Maggiori informazioni sull’antologia le trovate qui.