Nervetti. Prima di trasferirsi a Milano, ormai dieci anni prima, Enrico Radeschi non aveva nemmeno idea che si potessero mangiare. Ora, con trentacinque gradi esterni, nonostante fossero le nove di sera, era già al terzo piatto. Andava apposta all’osteria della Madonnina, sui Navigli, dove già dal nome si capiva quali fossero le specialità della casa. E quello era solo un antipasto, avrebbe continuato, infatti, con la cotoletta di vitello con l’osso, la milanese appunto, e si sarebbe portato a casa l’osso, il suo, e un’altra mezza dozzina che il padrone del locale gli teneva da parte per Buk, il suo labrador dagli occhi quasi umani, che lo attendeva nella casa di ringhiera di via Venini. Un bilocale tutto parquet, senza spigoli né lampadari, il cui unico ornamento era un ficus beniamino alto quasi due metri e sempre mezzo morto di sete.
Il problema fu che quella sera Radeschi non poté spingersi oltre l’antipasto…
Il resto potrete leggerlo a giugno quando all’interno di un’antologia verrà pubblicato un racconto inedito con protagonista Enrico Radeschi
Se capitaste in un piccolo borgo rurale al cospetto di un omone grande come un armadio… #irafunesta #prologo
Se capitaste in un piccolo borgo rurale, di quelli che sulla carta bisogna mettersi d’impegno per trovare, al cospetto di un omone a torso nudo grande come un armadio, che vi grida contro con occhi feroci mentre impugna una spada giapponese affilata come un rasoio, intanto che le teste di cuoio dei carabinieri vi sparano addosso bombe al peperoncino – che fanno lacrimare voi e l’energumeno come vitelli – e un nugolo di vecchietti artritici immersi in una pozza d’acqua tiepida fino alle ginocchia assiste alla scena, ridendo di gengiva e indicando un piccoletto che vi viene incontro infilato dentro un’armatura quattrocentesca e brandisce una mazza ferrata, ecco, l’unico consiglio, casomai vi trovaste in questa situazione è: non disperate e rimanete calmi. Non siete morti – anche se forse preferiste esserlo – e non vi siete nemmeno risvegliati dentro una camicia di forza in un ospedale psichiatrico. Non è accaduto nulla del genere, siete solo capitati al Piccola Russia e il colosso con la katana lucente, che urla frasi sconnesse in tedesco e ringhia come un cane lupo, altri non è che il Gaggina, eroe stupefacente e inarrivabile di quello spicchio di landa fertile che bagna il Po da sotto e che i suoi abitanti chiamano la Bassa.
Da Paolo Roversi – L’ira funesta – Rizzoli
Prossime presentazioni del romanzo qui.
Quando scrivere è il meno: un lungo weekend letterario #irafunesta
Nella vita di uno scrittore d’oggi a volte penso che scrivere sia il meno. Il grosso del lavoro lo si fa dopo, quando il romanzo esce e tu lo devi raccontare all’universo mondo. A riguardo ci sono diverse scuole di pensiero: alcuni sostengono che non serva a nulla, altri che sia importantissimo. A me incontrare i lettori piace e penso che gli stessi vadano conquistati sul campo. Ogni giorno escono 400 nuovi libri: perché qualcuno dovrebbe leggere proprio il mio? Da qui la necessità (e la voglia) di raccontarlo in giro per l’Italia, anche perché spesso questi incontri diventano occasioni conviviali e spesso volano per nuovi progetti.
Detto questo, il prossimo weekend, lo devo ammettere, sarà uno dei più intensi dal punto di vista promozionale. In programma infatti, ci sono ben quattro presentazioni nella Bassa. Sarò ospite da amici librai e da amici lettori che hanno letto e amato il mio ultimo romanzo L’ira funesta (Rizzoli).
Ecco la lista degli incontri. (Cliccate sulle immagini per visualizzare le varie locandine.)
Si comincia venerdì sera alle ore 21.15 a Sant’Angelo Lodigiano presso la sala Girona (viale Partigiani 68) con un incontro organizzato dalla Libreria Centrale. Comodo anche per i milanesi, i pavesi, i lodigiani…
L’evento su facebook qui.
Si prosegue sabato pomeriggio dagli amici dell’associazione “Arte e cultura” di Schivenoglia, in provincia di Mantova.
Qui l’appuntamento è per un aperitivo con l’autore (a cui segue lauta cena mantovana, ça va sans dire) alle ore 18 presso la sala conferenze delle pizzeria Bruschin.
Per l’occasione (dato che si gioca in casa) verrà anche proiettato il cortometraggio ispirato al romanzo e girato proprio nella Bassa mantovana.
Domenica 14 aprile, alle 11 del mattino, sarà poi la volta della presentazione alla Libreria Mondadori di piazza Garibaldi 75 a Sassuolo (MO) dove a fare gli onori di casa sarà l’amica\collega\libraia Eliselle.
Anche qui, dopo presentazione, ci si pascerà dei sapori della Bassa…
La domenica si chiuderà quindi in bellezza con un happy hour con autore a Noceto (PR) presso la libreria A Testa in SU in piazza Repubblica 26/27
L’evento facebook qui.
Che dire? Il prossimo weekend non avete proprio scuse: ad uno o più eventi dovete passare…
I buoni libri rimangono (per fortuna)
Piove. E va bene. Fa un freddo becco anche se siamo ad Aprile. Vabbè. In scooter mi prendo una lavata per andare a un incontro dove sarebbe stato meglio non presenziare. Amen. Gli editori non sono in generale una buona compagnia, specialmente per gli scrittori. A raddrizzare la giornata comunque ci ha pensato l’incontro con un vecchio amico bukowskiano e una pila bene in vista del mio romanzo Milano Criminale che nonostante i due anni e passa resiste sempre. Come noi autori che dobbiamo tenere botta per non farci travolgere.
Fine settimana di presentazioni: Torino e Saronno #irafunesta
Aprile non è il più crudele dei mesi come scriveva Derek Raymond ma il mese delle presentazioni. Ne farò parecchie per chiudere degnamente L’ira funesta tour visto che per maggio c’è una bellissima sorpresa in serbo…
Ma andiamo per ordine.
Venerdì 5 aprile l’appuntamento è per le ore 19 alla Libreria l’ibrida bottega – Via Felice Ropani 0/a a Torino dove mi presenterà Margherita Oggero.
Tutte le informazioni qui.
Sabato 6 aprile, invece, alle ore 17.30 sarò alla Libreria-Caffè Letterario “Pagina 18” di Saronno. Tutte le informazioni qui.
Vi aspetto!
Grazia racconta il Gaggina e la sua ira con la katana #irafunesta
Se passate in edicola (o se l’avete già in casa e non l’avete notato) vi segnalo che su Grazia si questa settimana Valeria Parrella recensisce L’ira funesta (Rizzoli). Una buona occasione per leggere il libro se ancora non l’avete fatto o per comprarlo on line col 25% di sconto fino a Pasqua.

