Stampa Alternativa, 2006
(il romanzo verrà ripubblicato nel gennaio 2012 in una raccolta “radeschiana” dal titolo La marcia di Radeschi (Mursia).
Il libro
Una nuova coppia di investigatori si affaccia sul palcoscenico del romanzo poliziesco italiano.
Apparentemente male assortita, nel forte contrasto tra la stropicciata vitalità di Enrico Radeschi, trentenne giornalista free-lance ed hacker, e il severo rigore di Loris Sebastiani, vicequestore col fiuto del poliziotto di razza, funziona invece come un orologio svizzero quando si tratta di risolvere i casi più difficili.
In sella alla sua inseparabile vespa gialla del ‘74, Enrico Radeschi si muove agile nella città congestionata, sempre a caccia di informazioni, che non esita a cercare tra la nutrita schiera delle sue equivoche conoscenze, sempre sperando nello scoop che lo accrediti definitivamente presso il grande quotidiano cittadino. Istintivo quasi all’eccesso ed ossessionato dalla legge dei piccoli numeri, è sempre pronto a colmare le lacune informatiche della questura, in cambio di notizie da pubblicare.
Dal canto suo, Loris Sebastiani, un sigaro sempre spento e martoriato fra le labbra, raffinato intenditore di vini e donnaiolo per vocazione, si imprime nella memoria del lettore con i suoi modi controllati, le sue poche ma efficaci parole, la tenacia e l’intelligenza vivace, l’onestà di giudizio.
La trama
In una Milano autunnale, allagata dai temporali e prematuramente addobbata per il Natale, Radeschi e Sebastiani condividono in questo romanzo oneri e onori di due diverse indagini: un serial killer che uccide giovani prostitute nei loro appartamenti, e un misterioso suicidio-omicidio sul quale incombe l’ombra del terrorismo, o forse di un traffico internazionale di droga.
Entrambe le inchieste si snodano lungo la linea rossa della metropolitana, che sembra confermarsi luogo simbolo delle paure contemporanee, e diventa, insieme alla città, vera co-protagonista del romanzo.
Indizi che sembrano tali ma non lo sono, suicidi che sembrano omicidi, tracce che conducono nel nulla; come molte indagini poliziesche all’inizio i nostri segugi sembrano brancolare nel buio. Ma l’affiatamento, il gioco di squadra, il bisogno di verità e la tenacia nel perseguirla, insieme alle più moderne tecniche investigative, conducono la storia al suo scioglimento finale, che non mancherà di sorprendere.
La musica
Fa da colonna sonora al romanzo, tanto da dargli il titolo, la canzone Blue Tango di Paolo Conte.