Milano è una città dove il male c’è sempre stato. E’ pur sempre la città rossa come suggerisco nel mio nuovo romanzo, no?
Da oggi sul sito del mensile GQ si può leggere una mia intervista in cui, partendo da Milano Criminale, parlo di com’è stata e di com’è questa metropoli e di come (forse) potremmo salvarci da lei.
Ecco l’attacco del pezzo.
La storia criminale della Milano degli anni 60 viene raccontata attraverso le storie di due personaggi, le cui vicende si intrecciano più volte. Antonio Santi, figlio di operai che decide di entrare in polizia e Roberto Vandelli, folgorati dai fatti accaduti la mattina del 27 febbraio 1958, in via Osoppo, con la rapina dei 7 uomini d’oro, da cui tutto ebbe inizio. Antonio vuole prendere “quella gente”, Roberto farne parte. Un resoconto appassionato di quel decennio segnato da violenza e delinquenza.
Se siete curiosi potete leggere qui l’intervista completa.