La rilettura delle bozze rappresenta quel momento in cui vedi il traguardo ma ancora ti rimane un poco da pedalare. Sai che il tuo nuovo romanzo sta per vedere la luce ma manca ancora un piccolo sforzo.
Da parte tua, hai avuto tempo per lasciarlo “riposare” e ora leggi il testo con più distacco e obiettività. In qualcosa è cambiato: ci hanno lavorato correggendo grammatica e ortografia (se ce n’era bisogno…), lo stretto indispensabile. Restano magari delle ripetizioni ma tutte le incongruenze sono state (o dovrebbero essere state) superate, corrette, discusse e, quindi, eliminate. Insomma quella che stai sfogliando è davvero l’anteprima del romanzo che arriverà in libreria. Ci puoi ancora mettere mano, farti venire dei dubbi, dei sudori, dei brividi.Ma ormai sei alla volata finale, ti manca solo un ultimo sforzo: leggerle, correggerle e rispedirle.
Quando lo fai vivi una sorta di catarsi.
Anche perché – salvo problemi macroscopici che comunque si potranno risolvere col secondo giro di bozze – il romanzo è pronto e finalmente si va in scena.