Non tutti i libri sono per tutti

I libri non sono per tutti. Ci illudiamo che sia così ma non è vero; ogni lettore ha il proprio gusto, la propria sensibilità. C’è chi ama i dialoghi, chi le descrizioni dei paesaggi, chi pagine e pagine di struggimenti amorosi, chi le scene d’azione, chi lo stream of consciousness intimista, chi i robot senzienti…

Insomma il concetto è semplice: quando scrivete non potete piacere a tutti. Questione di statistica. Anzi mi spingo oltre con un paradosso: se uno scrittore contemporaneo piace davvero a tutti (lasciando da parte i classici per cui vale un discorso è diverso), dal ragazzino al nonno passando per genitori fratelli e sorelle, be’ state certi che almeno un paio di loro mentono e non hanno mai letto niente dell’autore in questione…

Questa introduzione dove ci porta?
Al fatto che quando scrivete il vostro romanzo perfetto – consciamente o inconsciamente – vi scegliete il vostro pubblico. Non soltanto per il genere (giallo, rosa, fantascienza, quello-che-volete-voi) ma anche per tanti altri aspetti.
Quali?
Ecco alcune domande che potete porvi.
Il vostro è un romanzo per tutte le età o magari è adatto solo per i teenager?
Va bene sia per un pubblico maschile che femminile?
Ha un linguaggio comprensibile anche per l’uomo della strada o è un romanzo alto, colto zeppo di citazioni dotte?
Rifletteteci.

Piacere (che poi è sempre soggettivo ricordiamocelo) dipende anche dallo stile. Vi faccio un esempio concreto che mi riguarda in prima persona: io adoro permeare i miei personaggi d’ironia tagliente. Molti lettori lo apprezzano, altri no semplicemente perché si aspettavano un romanzo diverso da quello che poi hanno cominciato a leggere (“Ho letto cento romanzi gialli e mai l’investigatore faceva battute!”).
La colpa di chi è in questo caso: dell’autore o del lettore?
Non necessariamente di uno dei due. Penso che spesso a tradire le aspettative del lettore non sia l’autore (il libro prima bisogna leggerlo per sapere cosa contiene e come è scritto!) ma della quarta di copertina  o delle recensioni che l’hanno presentato…
In altri casi ancora, semplicemente, è colpa del lettore che non sa scegliere. Ricordate la famosa questione dell’acquisto compulsivo di un romanzo per via della copertina e del titolo (cliccate qui per rinfrescarvi la memoria)?

Concludendo quindi: scrivete pensando fortemente a chi vi leggerà.
Se indovinate il target avrete più possibilità di vendere. Semplice.
Chi sarà il vostro lettore tipo? Uomo o donna? Giovane o anziano? Colto o meno? Serio o rilassato?
Insomma costruite l’identikit del vostro lettore perché non c’è niente di peggio che proporre una bella bistecca al sangue a un vegetariano: potrebbe essere anche la bistecca più buona del mondo ma lui dirà sempre che non è di suo gradimento. Lo stesso vale per i libri: non si può piacere a tutti ma si può piacere molto a chi sa apprezzare quel genere di libro.

Il tempo dedicato alla scrittura è tempo rubato alla vita

Perché vi mettete alla tastiera e scrivete: ve lo siete mai chiesto? Qualunque sia il motivo sappiate che vi verrà sempre obiettato – specialmente se non siete autori da bestseller – che il tempo dedicato alla scrittura è tempo rubato alla vita.
Forse vi permette di risparmiare parecchio in strizzacervelli ma scrivere, a volte, è una condanna. Anche per chi vi sta accanto se non condivide l’ardore e non lo comprende…
Esagerato? Forse ma rende bene l’idea di una passione che non sempre ci regala le soddisfazioni che desideriamo (e che meriteremmo). La scrittura è una passione solitaria spesso fine a stessa: la pubblicazione è un passaggio non un traguardo. La felicità la si raggiunge in due momenti: quando si crea la storia (e la si scrive come se nelle vene ci scorresse il fuoco) e quando la stessa viene letta (da lettori sconosciuti non famigliari, amici,conoscenti ecc). In mezzo ci sono un sacco di frustrazioni, dubbi, incertezze. Attese lunghissime. Ne vale la pena?
Sappiate che tutto questo fa parte dell’essere scrittore: rafforza lo spirito, aiuta ad affrontare le delusioni (tante e a qualunque livello).
Se cercate una professione tranquilla, dove non ci si agita, dove si va tutti d’accordo allora state alla larga dall’editoria.
In caso contrario sappiate che gli alti ma sopratutto i bassi saranno (quasi) all’ordine del giorno.
Vi lascio con una citazione di Luigi Tenco che credo calzi a pennello per certi stati d’animo degli scrittori:

Perché scrivi sempre cose tristi? Perché quando sono contento esco.

Metti una sera a cena (con delitto) con Radeschi e Sebastiani

I lettori hanno rifatto la magia. Dopo il tour dei luoghi del romanzo, mercoledì 16 novembre  si è tenuta la cena con delitto con protagonisti Enrico Radeschi e Loris Sebastiani. Si è andati in scena al Paso de los Toros (locale radeschiano doc che trovate descritto a pagina 305 de La confraternita della Ossa e in praticamente tutti gli altri romanzi della serie). L’idea è partita da Andrea Silvestri (membro entusiasta della Confraternita dei lettori) che ha scritto e interpretato la pièce (nella foto sopra è quello alto che veste i panni del vicequestore Sebastiani mentre al centro c’è Radeschi e a destra il gestore del locale, Davide).
Cena con delitto

La serata è stata intensa e divertente e tutti i commensali hanno indossato, almeno per un paio d’ore, i panni del detective. Esperienza sicuramente da ripetere!
Ora la compagnia degli attori è carica e se qualcuno a Milano o in giro per Italia è interessato a una cena con delitto radeschiana non ha che da comunicarcelo scrivendo qui.

Le declinazioni della scrittura

Scrivere un romanzo  è come correre la maratona di New York, l’ho detto e spiegato qui. Ma allenarsi non deve essere per forza un esercizio noioso. E non deve nemmeno trattarsi di scrivere solo singoli capitoli, plot o trattamenti. No. La scrittura può essere declinata in vari modi.
Non deve essere necessariamente un racconto.
Certo nemmeno uno status sui social di tre righe basta. No: dovete produrre un testo articolato. Di qualsiasi genere. Un articolo d’attualità, un commento politico, sportivo o simile (che potete anche non pubblicare da nessuna parte: è allenamento no?). Se volete pubblicarlo sul web allora magari cimentatevi nella  recensione di un romanzo o di un film o di una serie TV. Magari un post su un blog di un argomento a piacere purché non siano cinque-righe-cinque.
L’esercizio perfetto, secondo me, è quello di arrivare a produrre almeno una cartella (circa 2000 caratteri per intenderci).
Fatelo almeno una volta ogni due giorni e vi assicuro che (dopo almeno un mese) quando vi rimetterete alla tastiera per dedicarvi al vostro romanzo (o al vostro racconto lungo) avrete il fiato, le gambe e la facilità di scrittura richieste!

 

Radeschi in finale al premio Scerbanenco? Basta un voto online

A quanto pare il mio romanzo La confraternita delle ossa è semifinalista al premio Scerbanenco 2016. Siamo in 24 e per entrare nella cinquina dei finalisti mi occorre anche l’aiuto dei lettori. Come? Con un voto online che potete esprimere qui (bisogna registrarsi ma ci mettete un minuto) : http://www.noirfest.com/2016/scerbanenco.asp
Potete esprimere fino a cinque preferenze ma anche una soltanto: occhio che se non lo fate Radeschi vi hackera il PC!
Grazie per l’aiuto e mi raccomando: fatelo subito perché c’è tempo solo fino alla mezzanotte del 22 novembre.

Novembre tempo di libri (e di presentazioni)

Sono due mesi esatti che La confraternita delle Ossa è sbarcata in libreria ma gli impegni di promozione ancora non si diradano. Dopo la bellissima (e affollata come si nota dalla foto qui sotto) presentazione di sabato scorso alla Ubik di Bologna, presto si riparte per Orte, Mestre, Conegliano e Milano.
bolognaEcco i prossimi impegni.
Sabato 12 novembre sarò ad Orte ospite della libreria Gorilla e Alligatore (qui tutte le info).
Mercoledì 16 novembre io e Radeschi (in carne e ossa visto che sarà un attore ad interpretarlo) vi aspettiamo alla Cena con delitto che si terrà al Paso de Los Toros (qui tutte le informazioni e il menù, per prenotazioni chiamare lo 02-2049870).
Sabato 19 novembre nell’ambito di Bookcity presenterò il mio romanzo in una cornice d’eccezione: la basilica di Sant’Ambrogio a Milano! (Qui tutti i dettagli)
Sabato 26 novembre sarò ospite del festival Mesthriller (qui le info)
Domenica 27 novembre mi trovate invece alla Libreria Tra le righe di Conegliano veneto (qui il sito della libreria).

E non finisce qui: fino al 30 novembre, se ancora non lo avete fatto, potete comprare i miei romanzi editi da Marsilio con uno sconto del 25%!