Have a nice Bukowski day su Rai Radio e con una nuova biografia!

Domani, 16 agosto, sarebbe stato il compleanno di Charles Bukowski, un autore a me molto caro per varie ragioni tra cui, non ultima, l’opportunità di incontrare Fernanda Pivano.  Il Vecchio (come amiamo definirlo amichevolmente noi adepti) però continua a regalarmi sorprese: qualche settimana fa mi ha telefonato la RAI per chiedermi se fossi stato disponibile a registrare una puntata monografica su Bukowski della durata di una mezzora. Potevo dire di no? Ovviamente ho accettato e così domani, martedì 16 agosto, alle ore 14 il programma WikiRAdio di Rai Radio3 manderà in onda la puntata che potrete ascoltare anche in streaming qui o che, in alternativa, potrete scaricare allo stesso link in formato mp3 a partire dalle ore 15.

bukowski vita ordinaria folliaPer festeggiare Bukowski (di cui vi ricordo sta nascendo anche una birra) non ci siamo limitati a questo; insieme all’editore Morellini abbiamo pensato di pubblicare per l’occasione una biografia essenziale dal titolo Charles Bukowski: una vita d’ordinaria follia che potete trovare in tutti gli store on line a solo € 0,99. Quale occasione migliore per festeggiare il Vecchio magari ricordandolo stappando una birra gelata?

Una nuova pagina facebook per Enrico Radeschi

Manca meno di un mese all’uscita del nuovo romanzo La confraternita delle ossa e la tensione sale. C’è già una confraternita di lettori che lo sta leggendo in anteprima proprio in questi giorni per preparare una serie d’iniziative intorno al libro appena uscirà. Incluso un tour misterioso di Milano insieme a Enrico Radeschi. Radeschi che da qualche giorno (dopo quella su wikipedia) ha una sua pagina facebook gestita proprio dai lettori. Fate un’opera buona in questi giorni di sole: diventate fan della pagina restando così sempre aggiornati su quello che combina il nostro giornalista in sella al suo Giallone.
Dalla settimana prossima riprenderò ad aggiornare con regolarità il blog (voi comunque continuate a scrivermi e a propormi argomenti, ne ho già un paio da parte ma più sono meglio è).

Torna Radeschi giornalista-hacker di Paolo Roversi

Questo il titolo scelto dalla Gazzetta di Mantova per presentare in anteprima il mio nuovo romanzo La confraternita delle ossa (che potete già preordinare su Amazon) in uscita l’8 settembre. Si tratta di una lunga intervista di cui svelo qualche curiosità sul libro in uscita.
Ecco le prime righe del pezzo:

Giovedì 8 settembre uscirà in tutte le librerie il nuovo romanzo di Paolo Roversi, scrittore e giornalista suzzarese, ideatore e direttore del festival di letteratura noir e poliziesca “Nebbia Gialla”. In esclusiva per la “Gazzetta”, l’autore presenta in anteprima La confraternita delle ossa (Marsilio editore). Romanzo che rappresenta il primo episodio (in gergo cinematografico si direbbe un prequel) di una serie con protagonista Enrico Radeschi, giornalista freelance ed esperto hacker. Il giovane, 27 anni, vive a Milano, dove si muove in sella a una Vespa gialla del 1974 chiamata “Il Giallone”. Ha due grandi passioni: il ficus benjamina e il suo cane Buk. Il nuovo thriller è il preludio ai romanzi: La marcia di Radeschi (Mursia), La mano sinistra del diavolo (Mursia, Premio Camaiore di Letteratura Gialla 2007), Niente baci alla francese (Mursia) e L’uomo della pianura (Mursia). Paolo Roversi è reduce dal grande successo Solo il tempo di morire (Marsilio), premio Selezione Bancarella e premio Garfagnana in giallo.

Per leggere l’articolo integralmente potete scaricare il pdf qui e ordinare il romanzo qui.

Il grande romanzo criminale milanese

La grande epopea della mala milanese raccontata in due straordinari romanzi: Milano Criminale e Solo il tempo di morire. Insieme sono stati ribattezzati la Città rossa, perché Milano, in quegli anni lo era: di sangue, di bandiere, di fuochi, di lampeggianti… Libri importanti, tradotti all’estero e di cui la stampa ha scritto recensioni lusinghiere.
Giancarlo De Catalado, creatore di Romanzo Criminale, ha avuto grandi parole di elogio per questi due romanzi, in particolare per Solo il tempo di morire:
decataldoEcco i link per acquistarli, in formato cartaceo o in ebook, sul vostro store preferito:

Solo il tempo di morireSolo il tempo di morire

Amazon
Kobo
Ibs
Bookrepublic
Feltrinelli

 

Milano CriminaleMilano Criminale

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Charles Bukowski, una vita di ordinaria follia in ebook

Charles Bukowski: lo scrittore, l’ubriacone impenitente, il donnaiolo, lo scommettitore, il poeta… Da oggi la sua biografia in formato ebook a soli € 0,99 

bukowski vita ordinaria folliaCHARLES BUKOWSKI
Una vita d’ordinaria follia

Biografia essenziale dello scrittore americano

Di cosa si tratta?
Del racconto della vita dello scrittore americano Charles Bukowski, una panoramica sulla sua esistenza di ordinaria follia fra donne, sbronze, corse dei cavalli, reading poetici, film hollywoodiani e lavori saltuari.

Ecco un estratto:

“Smisi di cacare sangue e mi diedero una lista di quel che potevo mangiare e mi dissero che, bere, era la morte mia. Mi avevano detto che senza un’operazione sarei morto.
La mia ultima parola: “Non vado sotto i ferri.”
M’incamminai a piedi sotto il sole per vedere cosa si provava. Mi sentivo a posto. Passavano le auto. Il marciapiede era com’era sempre stato. Ero incerto se prendere un bus o telefonare a qualcuno per farmi venire a prendere. Entrai in un locale per telefonare. Ma prima mi sedetti, e m’accesi da fumare. […] Mi versai la birra in un bicchiere, lo rimirai un momento, poi lo vuotai a metà. La vita mi sembrava già migliore.”

Acquistalo su Amazon a soli € 0,99

Un paio di consigli (efficaci e spiegati bene) su come pubblicare il vostro primo libro

La scrittura, si sa, è croce e delizia. L’ho provato – e continuo a provarlo – sulla mia pelle. E me ne rendo conto anche dalle mail che ogni giorno ricevo da voi lettori. Oggi, in particolare, mi scrive una persona molto scorata.

Mi permetto di scriverle con un leggero tono polemico: tutto quello che dice nei suoi articoli è sacrosanto e dannatamente ovvio, dalle prime trenta pagine alla revisione finale, fino al self publishing passando per tutto il resto. Il problema rimane che SE NON SEI NESSUNO, NESSUNO RESTI. Glielo dico forte dell’esperienza personale, delle porte in faccia, delle quasi denunce per stalking (esagero, ma è una battuta sul suo articolo relativo al “corteggiare” la persona giusta per arrivare in cima alla pila), dalle proposte a pagamento, dei crowdfunder (che sono, a mio avviso, i PEGGIORI della categoria) che dicono che lasciano scegliere il pubblico invece sono loro a decidere e si fermano al sottotitolo, fino alle richieste disperate di aiuto a chi vedo pubblicato da grosse case senza risposta.

Scoraggiarsi fa parte di questo mestiere. E anche deprimersi. Davvero: penso che le persone sempre felici non perdano tempo a scrivere perché hanno sempre qualcosa di meglio da fare.
Anche agli scrittori più famosi succede di avere il morale sotto le scarpe: ne sono stato testimone più volte. Qualche esempio? Vendono cinquantamila copie ma rosicano perché qualcuno ne vende il doppio; magari sono terzi in classifica ma vorrebbero essere primi e si deprimono; alla loro presentazione ci sono cento persone ma a quella del loro “rivale” ce n’erano duecento… E potrei andare avanti a lungo.
La mail prosegue così:

Detto questo, quello che volevo dirle io, con rispetto ma amarezza – e magari pure invidia – è che è facile dare consigli dall’alto dei cieli, consigli ovvi, belli sì ma scontati, che non mi portano a niente. Perché se io ho la storia originale e scritta bene, la scrivo, la rileggo dieci volte e più, ho l’amica che mi corregge la bozza, il marito che mi dice “qui forse potresti mettere diversamente …”, mi faccio le copertine da sola perché sono in grado e ne ho i talenti, propongo a destra e a manca e le prime trenta pagine sono una “bomba”, così come pagina 69, chiedo l’amicizia a chi penso e spero possa aiutarmi (e questo non mi prende per una stalker), ma continuo ad essere ignorata a discapito di ricette vegane e oroscopo, allora la scongiuro, mi faccia un blog dove mi dice “veramente” cosa posso fare perché per una volta, una sola, qualcuno si accorga di me e di un lavoro che mi ha tenuto in vita e che – a questo punto – potrebbe essere la mia unica fonte di sostentamento (i motivi non glieli sto a raccontare, aspetto di dirli a Fazio …).

Ora potrei rifilarvi la solita storiella che Kafka ha avuto successo solo dopo morto (e così via, cambiate il nome con un altro autore riscoperto solo dopo essere passato a miglior vita) ma non lo farò.
Posto che pubblicare non è un diritto inalienabile io vorrei che teneste presente un punto: in Italia si pubblica troppo e non si legge affatto. Vengono sfornati ogni anno circa 60 mila volumi di cui la maggior parte non vende quasi nulla. Ora: anche voi esordienti come vi sentite quando entrate in libreria? Io direi spaesati di fronte a questa immane distesa di libri. Come fate a scegliere? Li sfogliate tutti? O leggete delle pagine a caso come gli editor che li hanno scelti? O, semplicemente, vi lasciate ispirare da quello che vi incuriosisce (copertina, titolo, quarta di copertina cioè tutti elementi che un autore NON controlla)?

publishing

Consiglio numero 1

Ecco io dico di puntare su questo: incuriosire il lettore e quindi, prima, anche l’editor. Riassumete in una lettera di presentazione di massimo dieci righe la vostra storia e i relativi punti di forza, del perché sia così originale. Se vi rendete conto che dovrete aggiungere “leggila e capirai” avete già fallito: in quelle righe ci deve essere qualcosa che “obblighi” l’editor a leggere. Lui non ha tempo ma cerca disperatamente la storia “nuova”, quella che nessuno ha ancora mai scritto. Non che dico questo sia giusto, non lo è affatto: riporto solo un fatto. Avete una storia così? No, allora sarà più difficile pubblicare. Non dico impossibile ma più complesso quindi forse vale la pena provare con il prossimo consiglio.

Consiglio numero 2

L’altra strategia che potete adottare (che è poi anche quella che ha portato il sottoscritto a pubblicare) è di dedicarvi a un testo di saggistica o a un manuale prima della narrativa troppo inflazionata. Non storcete il naso: anche quella è scrittura. Le scrivanie degli editor di saggistica\manualistica sono incredibilmente più sgombre di quelle dei loro colleghi di narrativa. Loro sono sempre disponibili a valutare le idee e se gli piacciono le sviluppano in un tempo davvero ristretto. Pensate all’intestino felice o al magico potere del riordino che hanno venduto milioni di copie nel mondo…
Avete una passione forte? Per uno scrittore, per uno sport, per una moda, per quello che volete voi. Ebbene scrivete il progetto e un capitolo di prova. Basta questo all’editor per vedere se si tratta di un’idea vincente (o perlomeno che lui crede vincente).
A me è successo grazie alla mia passione per Charles Bukwoski: ho raccolto i suoi aforismi in una busta e li ho spediti a un editore insieme a una lettera di presentazione e a una prefazione. Un mese dopo mi ha chiamato e ho esordito con questo Millelire. A cui è seguito questo saggio, sempre su Bukowski. A quel punto avevo un editore a cui proporre (sapendo che lo avrebbe letto) il mio primo romanzo: Blue Tango.
E credetemi: questa è vita vissuta non un consiglio piovuto dall’alto dei cieli.