Radeschi e la sua arte da hacker salgono in cattedra alla Scuola Normale Superiore di Pisa!

Mai avrei immaginato che scrivere romanzi crime mi avrebbe portato a tenere una conferenza alla prestigiosa Scuola Normale Superiore di Pisa. Eppure è successo grazie a Enrico Radeschi, il mio personaggio hacker: sabato 8 ottobre a partire dalle 17 sarò protagonista di un evento intitolato LE REGOLE DELL’INDAGINE PERFETTA DALLA REALTÀ CRIMINALE ALLA FINZIONE DEL NOIR insomma la finzione diventa realtà. L’evento è inserito all’interno dell’Internet festival (il paradiso del nerd e, infatti, la mia anima da smanettone ne gioisce).
Ecco di cosa dibatteremo:

Cosa fa di un investigatore un buon investigatore? Che si tratti di un personaggio frutto della mente di una scrittrice o di un giornalista in carne ed ossa che indaga su criminalità organizzata e corporate crime, esistono per entrambi gli affilati strumenti del mestiere. I buoni, i cattivi, i mandanti, le vittime, gli indizi, le chiavi di lettura, lo schema narrativo e gli strumenti di indagine sono gli elementi a disposizione per tessere le trame e dipanare i fili del racconto del crimine reale o di finzione.

La mia giornata pisana, tuttavia, non si esaurirà qui. Io e Radeschi, infatti, a partire dalle ore 18 saremo ospiti alla Libreria Feltrinelli di Pisa per presentare il romanzo La confraternita delle ossa da cui è scaturito l’invito a questa bella iniziativa. Qui tutte le info.
Vi aspetto!

La fondamentale importanza del coinvolgimento dei lettori (che ti organizzano un tour alla Dan Brown!)

Avete pubblicato? Siete pronti a buttarvi nella mischia? Bene allora pensate subito ai vostri lettori (possibili e probabili) e coinvolgeteli.
Su come arrivare alla pubblicazione di un libro ho parlato in diverse occasioni (in particolare qui e qui) e oggi mi vorrei concentrare su un argomento che ho già affrontato qualche giorno fa (e che ha già fatto molto proseliti anche fra scrittori che pubblicano con prestigiose case editrici grazie all’idea del crowdfunding di followers) : il coinvolgimento in prima persona dei lettori.

In un’epoca che va veloce come quella attuale dove tutti siamo sempre piegati sullo smartphone o distratti da mille serie TV, leggere è diventato quasi un piacere di nicchia. E quella nicchia va coltivata.
L’ho sempre saputo ma me ne sono reso conto in particolare con il lancio del nuovo romanzo La confraternita delle ossa che, credo grazie al passaparola e al sostegno dei lettori, è andato in ristampa dopo appena due settimane dalla pubblicazione (caso davvero raro di questi tempi se non sei un nome da ALTA classifica) .
L’idea iniziale nasce da un amico e collega scrittore Massimo Polidoro che l’aveva messa in atto per il suo primo romanzo: creare un gruppo di lancio a sostegno del libro. Ho accettato la sfida ed è nata così, ormai qualche mese fa, la confraternita dei lettori un gruppo di persone che ha letto e discusso del romanzo in anteprima. Grazie a loro sono successe (e continuano a succedere) cose bellissime come quella che è andata in scena domenica scorsa quando una manipolo di appassionati ha dato vita al primo tour dei luoghi radeschiani del romanzo!
Una passeggiata di un’ora e mezza nel cuore di Milano sul genere di quella che fanno a Parigi per il tour del Codice da Vinci di Dan Brown.
Ecco qualche foto del tour (che ripeteremo, se siete interessati iscrivetevi qui per il prossimo la cui data è in via di definizione)

La confraternita dei lettori non si è limitata a questo: hanno creato una playlist delle canzoni del romanzo e il prossimo 16 novembre andrà in scena la prima cena con delitto con protagonista Radeschi (di cui vi riferirò a breve location e menù)!
Cosa aggiungere se non questo: valorizzate e coltivate il rapporto con i vostri lettori perché loro possono decretare il successo del vostro romanzo!

Il crowdfunding di followers e un altro paio di consigli per far decollare il vostro romanzo

Avete pubblicato un romanzo? Allora è arrivato il momento di essere davvero creativi magari pensando a un crowdfunding di followers…
Ma andiamo per ordine.
Scrivere un romanzo e quindi pubblicarlo rappresenta solo (purtroppo) metà dell’opera. Nel mondo d’oggi non basta essere creativi a monte, cioè quando si pensa e si scrive il libro, ma anche a valle cioè quando il romanzo arriva in libreria. Vi sembra folle? Per molti versi lo è ma se decidete di intraprendere questo mestiere sappiate che dovrete tenerne conto.
In Italia vengono pubblicati migliaia di libri ogni mese e la concorrenza sugli scaffali delle librerie è spietata: se nei primi trenta giorni il vostro libro non si muove (come si dice in gergo) cioè non vende copie dal 31° giorno ci sono forti probabilità che venga riposto in uno scatolone per essere reso all’editore. Una delle spietate leggi dell’editoria.
Se poi pubblicate con un piccolo editore quindi poco distribuito e poco visibile in libreria il vostro compito risulterà ancora più arduo.

Che fare allora?

Be’, come dicevo all’inizio di questo post: dovete essere creativi. Escogitare dei modi per far sapere al mondo che esiste il vostro romanzo e che tante persone potrebbero essere interessate a leggerlo. Suscitare la curiosità insomma. Ecco tre consigli pratici.

Frequentate le librerie (specialmente quelle indipendenti)

Sono luoghi di grande ispirazione: frequentatele, comprate (e leggete) libri, chiacchierate coi librai. Poi, al momento opportuno, presentatevi spiegando che anche voi siete autori e avete scritto un romanzo. I librai (quelli veri) sanno far volare un libro…

Frequentate le presentazioni degli altri autori e i festival letterari

In termini generali: perché qualcuno dovrebbe venire alle vostre presentazioni o comprare i vostri libri se voi non avete mai fatto lo stesso per loro?
Infatti non succede: se però vi conoscono, sanno chi siete, vi hanno visto in giro è più facile che si convincano a farlo…

Coinvolgete gli amici e le loro bacheche social

Questo esperimento l’ho messo in pratica recentemente (e si è concluso proprio ieri con ottimi risultati) per il mio ultimo romanzo La confraternita delle ossa. In cosa consiste esattamente?
Forse non lo sapete ma esiste un modo nuovo per promuovere libri, idee e
opinioni: si chiama Thunderclap ed è sostanzialmente un sistema di
crowdfunding… di followers. Basta un click e il gioco è fatto!
In pratica i vostri amici cliccano e danno la disponibilità a mettere a disposizione la loro bacheca di Facebook, Twitter o Tumblr. Al raggiungimento dell’obiettivo (100, 250 o 500 persone) su TUTTE le bacheche delle persone che hanno cliccato apparirà un messaggio promozionale del vostro romanzo. Bello no?
Qui il link della mia campagna: https://www.thunderclap.it/projects/46994-la-confraternita-delle-ossa

thunderstats2Questi i risultati: 108 persone coinvolte e il mio messaggio promozionale visibile sui social a un pubblico potenziale di 315000 persone. Non male vero?
Bene, ora datevi da fare ed escogitate i vostri metodi per far sapere al mondo che avete scritto un libro!

La confraternita delle ossa va in ristampa a due settimane dall’uscita!

Posso solo dire grazie: a voi lettori, a chi mi ha sostenuto, ai “confratelli” che hanno contribuito con le loro idee e il loro supporto al successo di questo romanzo.
La confraternita delle ossa da oggi è in ristampa!
Radeschi è partito a tutta birra in sella alla sua vespa gialla: in due settimane abbiamo bruciato la prima edizione e dalla fine della settimana prossima arriverà in libreria la seconda edizione.
L’autore ne è molto felice! Avanti così!

La prima indagine del ficcanaso Radeschi

Sabato scorso la Gazzetta di Parma ha dedicato un lungo e lusinghiero articolo al mio nuovo romanzo La confraternita delle ossa.
Ecco alcuni estratti:

Un romanzo che mantiene sempre alta la tensione narrativa ma che, talvolta, riesce a smorzare i toni neri con ironia

E ancora

Con «La confraternita delle ossa», Roversi fa un viaggio nel tempo e ci mostra un Radeschi decisamente diverso da quello attuale: più imbranato e meno tecnologico, comunque
sempre in difficoltà con le donne. E alla ricerca del suo grande amore motoristico: il famoso Giallone, una Vespa del 1974

Potete leggere l’articolo completo cliccando sull’immagine qui sotto.

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Come presentarsi al meglio all’editore dei vostri sogni

L’avete scritto. L’avete letto e riletto. Ora il vostro romanzo è pronto per affrontare il mondo ed atterrare sulla famigerata scrivania dell’editor.
Bene a questo punto non sprecate tutto: presentatevi al meglio.
Se ve la siete giocata come si deve (magari seguendo questi consigli) non sciupate tutto proprio ora; se volete presentare un bel lavoro (= fare bella impressione) partite dai fondamentali: lettera di presentazione, sinossi e una buona impaginazione.
Ecco qualche dritta a riguardo.

Lettera di presentazione

Non sbrodolate: tre righe su di voi sono più che sufficienti se non avete già pubblicato romanzi con grandi editori; basta nome, cognome, professione e qualche parola su chi siete. Evitate di parlare di voi in terza persona tipo “Mario Rossi si laurea con lode…”. La prima persona andrà benissimo. A seguire dieci righe (ma anche meno, anzi consiglio meno) sul libro. Esempio di riassunto all’osso “Una coppia di ragazzi desiderano sposarsi ma una cattivone si frappone fra loro con tutti i mezzi” Vi ricorda qualcosa?
Mi raccomando: se anche avete vinto un concorso (o più) di poesie quando eravate alle scuole medie non inseritelo nella lettera di presentazione. All’editore, semmai, interessano i vostri trascorsi editoriali (se ce ne sono) e anche qui evitate di citare il bollettino parrocchiale su cui avete pubblicato un racconto ma soltanto le pubblicazioni con editori onesti (leggi non a pagamento) distribuiti a livello nazionale che magari loro andranno a spulciare sui vari store online (se non si trovano su IBS o AMAZON non citateli).
Caso a parte se vi siete autopubblicati su Amazon e siete arrivati in cima alla classifica di vendite ed avete trecento commenti di lettori: in questo caso, statene certi, saranno gli editori a cercare voi…

SINOSSI

Ne ho già parlato qui e lo ripeto: scrivete un riassunto bello e interessante ma che non sia più lungo di quindici righe e intrighi (ma senza mentire). Come? Ispiratevi alla quarta di copertina dei libri in commercio. Un esempio qui.

IMPAGINAZIONE

Il manoscritto è meglio se lo mandate in cartaceo. Se lo spedite via mail mandatelo in formato PDF (così lo leggono sui tablet) con il vostro numero di telefono e la vostra mail a piè pagina insieme al NUMERO della pagina (fondamentale per il cartaceo il numero di pagina!).
Fate poi in modo che il manoscritto sia impaginato bene e gradevole da leggere.
Come? Utilizzate un corpo 12 o 14, font un classico Times (e non uno da bimbominkia) e una  impaginazione professionale (che significa usare le cartelle editoriali: 30 righe per 60 battute qui tutte le spiegazioni)

Tutto chiaro? Allora spedite e buona fortuna!